Biocasa: La casa attenta ai consumi

Forme futuristiche avvolte dalla flora subasiatica: la casa a basso consumo di domani sorgerà a Kuala Lumpur nel 2010 e sarà attraversata dalle trasparenze di un tessuto in silicone.

Sempre attento alle nuove soluzioni dell’architettura sostenibile, lo studio Graft ha sviluppato Bird Island, un progetto per 6 biocase su un’isola in Malesia con un impatto ambientale quasi nullo.

“Abbiamo applicato una strategia integrata di sviluppo per una casa a energia zero che fosse collegata a vantaggi economici ma rispettosi dell’ambiente”. “Caratteristiche” tengono a sottolineare dal Graft Studio “che non entrano in conflitto con uno stile di vita cosmopolita, ma anzi favoriscono il piacere del tempo libero trascorso in casa”.

L’idea di base sta nel rovesciare il rapporto tradizionale tra spazi aperti e spazi chiusi, liberandoli dai legami delle tradizionali pareti. Ecco allora che la flora diventa parte dell’architettura dividendo parte delle zone living; ma l’intervento più innovativo è nei materiali usati: così mentre le pareti esterne sono in vetro, le pareti interne sono state immaginate in un tessuto in silicone teso che crea ombre e pattern affascinanti e, grazie a strutture scorrevoli crea le aree di privacy nella casa.

Questa particolare skin è un elemento fondamentale nel sistema di recupero dell’energia. Il silicone, preferito al PVC per la sua resistenza all’elevato tasso di umidità e raggi UV del territorio sud-asiatico, diventa uno strumento sia per la raccolta dell’acqua piovana, sia per il controllo della temperatura e della ventilazione degli ambienti interni.

Sui consumi energetici è stata pensata una strategia che non soltanto preveda sistemi di produzione indipendente, ma anche una riduzione del fabbisogno.

Un modulo abitativo che, grazie a queste e altre misure sui consumi e sulle fasi di costruzione (nelle diadascalie delle foto tutti i dettagli), ha guadagnato i massimi punteggi e la pre-certificazione Platinum da parte del LEED, il sistema di standard del design ambientale.

Link correlati:
www.graftlab.com

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